Inizio settimana difficile per la Bontempi The Begin Hotels Ancona. Brutto il risveglio all’indomani del derby perso nettamente contro il Volley Potentino. Un secco 3-0 che non contribuisce di certo ad innalzare il morale nello spogliatoio dorico. Quattro i punti in classifica, quattro le squadre alle spalle in zona retrocessione. Un momento delicato, come ammette candidamente coach Dore Della Lunga.
«Il Volley Potentino è una squadra avanti a noi dal punto di vista tecnico e, in questo periodo, in termini di fiducia nei propri mezzi – spiega l’allenatore biancorosso -. Eravamo consapevoli di ciò, dovevamo restare attaccati a loro il più possibile, ma ci siamo riusciti solo nel secondo set, perso ai vantaggi dopo essere arrivati 24-18 per noi. Un finale che ha influenzato in maniera abnorme il terzo set, tagliandoci letteralmente le gambe. Adesso, oltre alle difficoltà tecniche, siamo sfiduciati e abbiamo pochissima consapevolezza nei nostri mezzi. Nel frattempo, si è conclusa la prima parte del girone d’andata disputato contro squadre che occupano le posizioni di vertice. Nelle prossime settimane affronteremo le altre, più vicine a noi in graduatoria, e sapremo qual è il nostro reale livello».
In pochi si aspettavano questo avvio di stagione. «La società si sta strutturando in maniera importante e l’ingresso di Guido Guidi, in aggiunta agli altri prestigiosi partner, è un fatto molto rilevante, da coltivare a prescindere dai risultati. Non capita spesso nel volley, non in serie B. È stato giusto creare entusiasmo ed alzare l’asticella – il parere di coach Della Lunga -. Ora siamo in una situazione diversa, con i ragazzi che si esprimono al di sotto delle proprie possibilità. C’è sicuramente un motivo e mi assumo in prima persona le responsabilità, ovviamente. Le opportunità da cogliere non mancano, è ancora presto e tutto si può fare. Dobbiamo certamente sfruttarle meglio e non lasciarcele sfuggire. Nello sport si può perdere, è una possibilità. Ma non si può perdere senza provare a vincere. Fare punti: questo è il nostro obiettivo a breve termine. È una fase in cui tecnica e tattica vanno in secondo piano. Servono orgoglio e amor proprio per risalire. Dobbiamo cambiare approccio, questo è in mano nostra. E lottare dall’inizio alla fine. Poi alzeremo lo sguardo al tabellone segnapunti per vedere come è andata».