In fondo alla classifica. Appena due set vinti in tre partite. Zero i punti. La Bontempi – The Begin Hotels Ancona non riesce più a vincere. E fra due giorni, mercoledì 26 ottobre, si va a Civitanova per sfidare le giovani promesse della Lube. Nemmeno il tempo di riflettere sulla sconfitta maturata sabato nel derby contro la Paoloni Macerata.

«In questo momento – ammette coach Dore Della Lunga – non riusciamo a essere abbastanza cinici e lucidi per chiudere qualche set a nostro favore. Abbiamo lottato contro Macerata, ci abbiamo provato, ma sono stati sempre loro a mettere la freccia a fine set con il punto decisivo o il muro determinante. Merito alla Paoloni, priva anche del palleggiatore, che ha giocato di squadra. Stiamo attraversando un momento di difficoltà e non sarà l’unico in stagione. Nello sport capita spesso. Ma è anche un’opportunità perché uscirne ti fa diventare un giocatore diverso. Il morale è ovviamente basso, la situazione è complessa e tirarsene fuori sarebbe una consistente iniezione di consapevolezza, che difficilmente si dimentica. Da quando sono qui non abbiamo mai affrontato una fase del genere. Bisogna solo lavorare a testa basta, senza troppe chiacchiere».

Mercoledì 26 ottobre, ore 21, si va a Civitanova. «Una squadra potenzialmente molto forte, con giovani promesse del volley – le parole del coach -. A prescindere dagli avversari, comunque, dobbiamo concentrarci su di noi, cercando la nostra dimensione, la nostra forma, il nostro carattere. La responsabilità è mia se i ragazzi non riescono a trovare il bandolo della matassa. È l’allenatore che non è sulla frequenza giusta: lo pensavo da giocatore, lo credo adesso. Le difficoltà di sistema sono sempre imputabili al coach. Ho sbagliato sicuramente qualcosa all’inizio, forse lo sto ancora facendo. Cercherò pertanto di cambiare. C’è una rotta da invertire».

La ricetta di Dore Della Lunga è sempre la stessa: «Dobbiamo andare in palestra con l’obiettivo di migliorarci ogni giorno per fare qualche punto in più in partita. Testa bassa e concentrazione. Il tempo a nostra disposizione c’è. Ciò che è stato non ha funzionato, è indubbio, ma è passato e ormai conta poco».